Un sondaggio recentemente condotto dall'Autorità svedese per la protezione della privacy (IMY) - che allego - ha rivelato che solo la metà dei DPO ritengono che la loro organizzazione lavori in modo continuo e sistematico nella protezione dei dati.
Un sondaggio recentemente condotto dall'Autorità svedese per la protezione della privacy (IMY) - che allego - ha rivelato che solo la metà dei DPO ritengono che la loro organizzazione lavori in modo continuo e sistematico nella protezione dei dati.
Il rapporto, intitolato "Data protection in practice", è basato su un sondaggio condotto tra DPO in oltre 800 organizzazioni svedesi e fornisce una panoramica delle condizioni attuali nell'applicazione della protezione dei dati.
La relazione mostra che solo 4 DPO su 10 ritengono di essere in grado di spiegare l'importanza della protezione dei dati alla Direzione | Management.
L'indagine è preoccupante secondo Andrea Amft, analista di IMY: "La protezione sistematica e continua dei dati richiede conoscenza del GDPR e impegno da parte del management dell'organizzazione".
La relazione evidenzia anche che solo la metà dei DPO sono coinvolti in modo tempestivo, un 25% non ha il tempo assegnato per la protezione dei dati e solo un 25% ritiene che il tempo assegnato sia sufficiente.